ilgiornaledelsud.com

ingrandisci il testo rimpicciolisci il testo testo normale feed RSS Feed

Scoperta una nuova straordinaria specie di chimera, parente degli squali, che vive nelle profondità marine

Nuova specie di “squalo fantasma” scoperta alle isole Andamane, nell’arcipelago indiano nei pressi della Thailandia. Ci sono solo 53 specie conosciute di chimera nel mondo, questa è la la 54esima finora

Una specie mai vista prima di squalo fantasma, con una testa enorme, occhi giganti e pinne piumate, è stata scoperta nelle profondità al largo della costa della Thailandia. Questa creatura delle profondità marine chiamata Chimaera supapae è un pesce spazzino del gruppo delle chimere, il pesce più antico che esiste oggi, scrive WordsSideKick.com. Gli scienziati hanno descritto questa scoperta in uno studio pubblicato sulla rivista Raffles Bulletin of Zoology. Le chimere sono rare in questa parte del mondo, ha detto a WordsSideKick.com David Ebert, autore principale dello studio e direttore del programma del Pacific Shark Research Center presso la California State University di San Jose. Le chimere abitano le pendici del mare profondo Vengono chiamati squali fantasma per via non solo del loro aspetto bizzarro, dovuto alla vita negli abissi con pressioni altissime, ma soprattutto per via dei loro grandi occhi iridescenti che riflettono la luce. Scoperti a 500 metri di profondità, questi pesci si nascondono nell’oscurità dei fondali marini, nutrendosi di animali del fondo come gamberetti, molluschi e vermi. Alcune specie possono inoltre crescere fino a 2 metri di lunghezza. L’esemplare scoperto è un maschio immaturo di 51 centimetri, raccolto in acque poco profonde da una rete a strascico. I ricercatori lo hanno riconosciuto come una nuova specie proprio dai suoi grandi occhi ovali che rappresentano oltre il 32% della lunghezza totale della sua testa massiccia. Questi aiutano l’animale a vedere nelle acque buie degli abissi. La specie è stata chiamata supapae, evidenzia la D.ssa Diana D’Agata, Veterinary Surgeon nel Regno Unito, in onore del defunto Supap Monkolprasit, uno scienziato tailandese che ha trascorso la vita studiando i pesci cartilaginei mentre il nome del genere Chimaera deriva dalla mitologia greca, indicando la stranezza del corpo dell’animale come se fosse composto da parti di organismi diversi. Dal punto di vista evolutivo, questi animali sono tra i vertebrati più antichi e la loro origine risale a circa 300-400 milioni di anni fa. La scoperta di nuove specie come questa ci dice quanto poco sappiamo dell’ambiente marino e quanto ancora sia da esplorare.Ci sono solo 53 specie conosciute di chimera nel mondo, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, questa è finora la 54esima.

Nessun Commento

Sia i commenti che i trackback sono disabilitati.


Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..

Spiacente, i commenti sono chiusi.