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Un cortometraggio messicano vince la diciannovesima edizione di Vicoli Corti

Un pubblico numeroso ha riempito piazza Santi Medici a Massafra per tutto il festival. Tanti bei film in rassegna e molto partecipati anche gli appuntamenti collaterali. La contentezza del direttore artistico Madaro: “Abbiamo percepito un entusiasmo incredibile”

È “Ella se queda” della regista messicana Marinthia Gutiérrez il cortometraggio vincitore della diciannovesima edizione del festival Vicoli Corti. Cinema di Periferia. La proclamazione è avvenuta nella serata finale del festival, alla presenza della giuria tecnica composta da Maria Guidone, Francesco Sangiovanni e Mario Bucci, che hanno così motivato la scelta: “Il cinema è un territorio da riconquistare. E con questo gesto avvolgente e inquietante, ‘Ella se queda’ ci porta ad abbracciarlo, attraverso il corpo e la matericità della pellicola, in una mutazione, che si fa vendetta ed emancipazione. Un film di vampiri che si affranca dalle regole ed è una bellissima dichiarazione d’amore al cinema”.

È stata una edizione piena di belle visioni e di contenuti, con il pubblico che ha assiepato ogni sera, dal 21 al 25 agosto, gli oltre 200 posti a sedere di piazza Santi Medici, tra sedie, muretti e gradini. Per quanto limitato nella capienza, il luogo ha suscitato grandi emozioni poiché per gli amanti di Vicoli Corti rappresenta il posto dove il festival è nato e cresciuto, e in cui quest’anno è tornato per l’indisponibilità, causa lavori di ristrutturazione, del castello.

La soddisfazione è tutta nelle parole del direttore artistico Vincenzo Madaro: “Siamo felicissimi per tanti motivi. Innanzitutto per essere tornati in piazza Santi Medici, il luogo del cuore del festival. E poi per la straordinaria partecipazione di pubblico, che facendo una stima di massima si è attestato sulle 2.000 persone tra chi è venuto a vedere i film e chi ha partecipato agli appuntamenti collaterali, compresi i momenti musicali a fine serata. C’è stato tanto entusiasmo attorno a questa edizione e si può dire che ha funzionato tutto. Siamo contenti per la riuscita del crowdfunding, ma anche per il riscontro avuto alla call per la giuria popolare, a cui ha partecipato gente da tutta la regione. E poi tanti bei film, con la giuria tecnica che ha avuto difficoltà a scegliere il vincitore”.

Oltre al miglior corto, sono stati assegnati altri premi: quello di Amnesty International, consegnato direttamente dal portavoce italiano Riccardo Noury, ad “Amina” di Serena Tondo. “Per aver raccontato – così si legge nella motivazione – con pochi tratti un Paese in cui per vivere una parvenza di infanzia bisogna nascondere, finché si può, di essere nate bambine, e da cui anche per fuggire non si può mostrare quello che si è. Non a caso sono state le attiviste afghane a parlare per prime di apartheid di genere negli anni Novanta, non a caso se ne parla ancora di più dopo la presa del potere da parte dei talebani nel 2021. Queste attiviste chiedono che le loro denunce non vengano dimenticate, film come questo aiutano a far sì che questo non avvenga”. Il cortometraggio della regista pugliese si è aggiudicato anche il premio della giuria popolare. Il premio assegnato da WeShort è andato invece a “Ovejas y lobos” di Alex Fischman Cárdenas, mentre la direzione artistica del festival ha conferito il premio Produzione emergente a Cattive Produzioni e il premio Sentinella dello sguardo al film “Gli oceani sono i veri continenti”, opera prima di Tommaso Santambrogio. Delle menzioni speciali sono andate ai cortometraggi “Abraham”, “Eschaton AD” e “La linea del terminatore”.

Molto partecipati sono stati gli eventi collaterali di questa diciannovesima edizione di Vicoli Corti, tenutisi sulla terrazza di Casa Vicoli. A partire dall’incontro con Piero Meli, autore del libro “In Puglia. Da Alda Merini a Mario Desiati”, realizzato in collaborazione con Volta la carta, così come l’incontro con Riccardo Noury che ha presentato il Rapporto Amnesty 2023/24 e la masterclass con il regista Giacomo Abbruzzese. Ma Vicoli Corti è stata anche l’occasione per presentare al pubblico la seconda edizione di “Pricò _ Il cinema è giovane”,  progetto vincitore del bando Ministeriale “Cinema ed Immagini per la Scuola”, che Il Serraglio organizzerà in autunno con le scuole di Taranto e provincia. Apprezzato è stato anche l’omaggio al surrealismo che, nel centenario del Manifesto del Surrealismo di André Breton, gli organizzatori hanno voluto proporre attraverso una rassegna di corti del periodo 1924-1930. Inoltre, nel corso delle varie serate, i festival partner Monsters – Fantastic Film Festival, Be Green Film Festival e Cinema del reale hanno annunciato le date delle rispettive prossime edizioni.

Ora, dopo aver chiuso una bellissima edizione, la testa dei ragazzi de Il Serraglio è già all’iniziativa di settembre: “Vissi molte Vitti – Tre versioni di Monica”, un omaggio a Monica Vitti, con una retrospettiva di tre film che vedono protagonista l’attrice romana. Gli appuntamenti saranno nell’atrio di Palazzo De Notaristefani e l’ingresso libero. Si parte il 17 settembre con “La ragazza con la pistola” di Mario Monicelli, si continua il 20 settembre con “Dramma della gelosia” di Ettore Scola, per finire il 24 settembre con “Il deserto rosso” di Michelangelo Antonioni. L’iniziativa è in collaborazione con Massafra World Library.

Intanto chi volesse contribuire per sostenere questa edizione di Vicoli Corti può ancora farlo a questo link: https://www.eppela.com/projects/11486

L’edizione 2024 di Vicoli – Cinema di Periferia ha il patrocinio e contributo di Regione Puglia e Apulia Film Commission, Cinefestival Network, Comune di Massafra, Yes Massafra, Terra delle Gravine, con il sostegno di Casina Trovanza, BCC di Bari e Taranto, Castiglia Itaycum. L’iniziativa rientra nell’intervento “Promuovere il Cinema 2024”, finanziato dalla Regione Puglia e realizzato dalla Fondazione AFC a valere su risorse POC Puglia 204-2020, Azione 6.7.

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