4 Feb 2025
Unisalento approva una misura di sostegno alla ricerca per le docenti rientrate dalla maternità
L’Università del Salento compie un altro passo concreto verso l’equità di genere nel settore accademico con l’approvazione di una modifica al Regolamento per la ripartizione della dotazione ordinaria e dei fondi destinati alla ricerca dipartimentale, introducendo una misura concreta a supporto delle docenti e ricercatrici che riprendono servizio dopo il periodo obbligatorio di astensione per maternità. L’iniziativa, promossa dalla Delegata del Rettore alle politiche di genere, Prof.ssa Anna Maria Cherubini, è stata condivisa e recepita dalla Cabina di Regia per la Valutazione della qualità della Ricerca, coordinata dalla Prorettrice Vicaria, Prof.ssa Maria Antonietta Aiello.
Grazie a questa modifica, in linea con gli obiettivi del Gender Equality Plan (GEP) di Unisalento, le docenti che rientreranno in servizio dopo la maternità riceveranno un finanziamento una tantum di 5.000 euro, da destinare alla ricerca di base. Il contributo compatibilmente con le risorse disponibili in Bilancio è finalizzato a facilitare la ripresa delle attività di ricerca e a mitigare le difficoltà legate all’interruzione lavorativa.
«La maternità non deve rappresentare un ostacolo alla carriera accademica delle donne», ha dichiarato la Prof.ssa Anna Maria Cherubini, «ma nel periodo di assenza le docenti e ricercatrici devono inevitabilmente rallentare o fermare il loro lavoro, con conseguenze in ogni aspetto della carriera accademica, incluse le opportunità di reperire anche minimi fondi necessari al lavoro di ricerca. Con questa misura Unisalento conferma il suo impegno concreto nel garantire pari opportunità e sostenere la crescita professionale delle ricercatrici e docenti nel momento cruciale rappresentato dal rientro dopo la maternità».
«La nostra Università continua a fare passi importanti verso l’implementazione concreta della Carta Europea dei Ricercatori», afferma la Prorettrice Vicaria, Prof.ssa Maria Antonietta Aiello, «sia in tema di pari opportunità sia nell’ottica di attrarre e valorizzare i giovani talenti. La scelta di avere figli non può e non deve penalizzare in alcun modo le docenti e le ricercatrici; con la misura introdotta vogliamo contribuire ad un cambiamento di prospettiva in cui la maternità sia considerata un valore aggiunto ed un arricchimento per il lavoro di ricerca. D’altra parte, il supporto previsto nello stesso Regolamento per favorire le attività di Ricerca di ricercatori e ricercatrici di nuova assunzione testimonia la nostra volontà di investire sui giovani, attori e attrici principali nel futuro della ricerca e dell’innovazione”
Questa azione si inserisce all’interno di un più ampio impegno dell’Ateneo per promuovere l’inclusione e il sostegno alle carriere accademiche femminili e, più in generale, a quelle in fase iniziale, contribuendo alla costruzione di condizioni di lavoro eque e sostenibili per tutti e tutte, in linea con le migliori pratiche adottate a livello internazionale.
L’Università del Salento continua così a investire nella qualità della ricerca e nella valorizzazione delle persone, con l’obiettivo di costruire un ambiente accademico sempre più inclusivo e paritario.