ilgiornaledelsud.com

ingrandisci il testo rimpicciolisci il testo testo normale feed RSS Feed

A Macerata Racconta l’illusione secondo Mencarelli e Veneziani

Domani, martedì 29 aprile, seconda giornata densa di appuntamenti per Macerata Racconta, la manifestazione dedicata al mondo dei libri e della cultura, che quest’anno, fino al 4 maggio, esplora il tema delle “Illusioni”, organizzata e ideata dall’associazione culturale Contesto e realizzata in collaborazione con il Comune e l’Università di Macerata.

Due gli appuntamenti più incisivi della giornata. Alle 18.30, nell’Auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti, ci sarà la presentazione del libro “Brucia l’origine” di Daniele Mencarelli, per la prima volta a Macerata Racconta, che verrà introdotto da Francesco Rapaccioni. Scrittore e poeta, i temi della sua poetica si fondano sui grandi interrogativi dell’esistenza, sempre incarnati dentro elementi di vita reale. Presente in varie antologie poetiche e riviste letterarie, si è occupato per molti anni di Fiction per la Rai. Con il suo primo romanzo La casa degli sguardi ha vinto i premi Volponi, Severino Cesari e John Fante. Nel 2020 pubblica Tutto chiede salvezza, vincendo il Premio Strega Giovani, dal quale viene tratta l’omonima serie Netflix che riscuote grande successo. Tra gli altri titoli, tutti pubblicati con Mondadori, ricordiamo: Sempre tornare e Fame d’aria

Con il suo ultimo romanzo l’autore ci offre il quadro appassionante, la tranche de vie, di un quartiere della periferia romana che potrebbe essere una qualsiasi periferia, concreta ed esistenziale, in cui il protagonista coltiva un desiderio di esprimersi che non si appaga mai, un bisogno di appartenenza che non sa come incarnarsi.

Da quattro anni Gabriele Bilancini non tornava a casa. Casa è il quartiere Tuscolano a Roma, dove è nato e vissuto insieme ai genitori, la sorella e una compagnia di amici inseparabili. Oggi Gabriele abita a Milano ed è tra i dieci designer emergenti più quotati al mondo. È uno che ce l’ha fatta: l’esempio perfetto di come si possa essere artefici della propria sorte. A credere in lui e a lanciarlo è stato Franco Zardi in persona, un guru del design mondiale, che ha riconosciuto in Gabriele la grazia del talento. Da quel momento, la sua vita si è trasformata, ha preso a correre a un ritmo frenetico alimentandosi di adrenalina e soddisfazioni, non ultima l’incontro e l’amore con Camilla, la figlia di Zardi. E ora, dopo quattro anni, torna. A casa tutto è rimasto identico, a partire dalla vita dei suoi amici, come se il tempo non fosse trascorso, stesse abitudini, stesse giornate – al posto della scuola il lavoro – che si concludono ai tavolini del bar del sor Antonio. L’abbraccio in cui lo avvolge il suo passato è la cosa più dolce e al contempo soffocante che potesse ricevere e lo costringe a prendere atto della frattura che lo abita. “Si vergogna della sua famiglia, della terra che lo ha allattato. Nel mondo che frequenta ora, quello dei ricchi, la nasconde come si nasconde un peccato. Da una parte le sue origini, dall’altra Milano e il suo presente di alto rango.” Quella che ha spinto Gabriele a disegnare è una passione vera, bruciante, su cui lui ha puntato tutto, uscendone vincitore. Eppure, una volta realizzato, il sogno non dà la felicità attesa. Cura poetica della lingua e potenza dei sentimenti si distillano con stupefacente limpidezza in un romanzo dal ritmo velocissimo.

Alle 21.15, al Teatro della Filarmonica, sarà la volta di Marcello Veneziani in “L’illusione del presente assoluto”. Introdurrà Lucia Tancredi. Veneziani, filosofo e scrittore, è autore di saggi di storia delle idee, filosofia civile e cultura politica, nonché di testi letterari e teatrali. Attualmente editorialista per La Verità e Panorama. Tra i suoi ultimi saggi ricordiamo: Vico dei miracoli. Vita oscura e tormentata del più grande pensatore italiano (2023), L’amore necessario. La forza che muove il mondo (2024), Senza eredi. Ritratti di maestri veri, presunti e controversi in un’epoca che li cancella (2024). Proprio da questo ultimo saggio partirà la sua riflessione, per il festival, sul tema dell’illusione del presente assoluto.

La vera sciagura del presente non è l’avanzata dell’Intelligenza Artificiale ma la ritirata dell’Intelligenza Umana. Non resta che ribellarsi a questa china riscoprendo un diverso destino.
La nostra è la prima epoca senza eredi. Non riconosciamo eredità ricevute e non lasceremo eredità da trasmettere. Nessuno continuerà l’opera, nessuno salverà quel che poteva e doveva essere salvato. Non lasceremo tracce. Il tempo non è galantuomo ma smemorato: non renderà giustizia. Viviamo tra contemporanei senza antenati né posteri, uniti solo dal vago domicilio nella stessa epoca; non consorti, al più coinquilini occasionali. È l’epilogo coerente di una società senza padri divenuta società senza figli. E ciò vale a partire dagli autori e dalle loro opere. Per reagire a questa amnesia, cancellazione ed emorragia, e salvare il salvabile, Marcello Veneziani ha composto una raccolta di settanta miniature di saggi, succinte biografie, profili non convenzionali, in vari casi sconvenienti. Da Pascal a Vico, da Leopardi a Manzoni, da Baudelaire a Proust e a Kafka, da Vattimo a Ratzinger, fino ai pensatori e agli scrittori più vicini a noi e viventi. Prima di loro, a essere senza eredi sono i classici, i grandi del passato, cancellati o abbandonati, quando non maledetti. Siamo scesi dalle spalle dei giganti. Senza eredi non è possibile nemmeno un pensiero nuovo, rivolto al futuro e all’essenziale, in grado di superare la nostra società dell’oblio che tende a perdere il senso critico, la cultura e l’umanità.

Oltre alle varie iniziative dedicate ai giovani e al mondo scolastico con le premiazioni e i laboratori, la giornata del 29 aprile a Macerata Racconta prevede, alle 17, alla Gaba.Mc, in piazza Vittorio Veneto, l’inaugurazione della mostra d’arte contemporanea a cura di Paolo Gobbi con la collaborazione di Marina Mentoni e Federica Giulianini. Si tratta di una collettiva dell’Accademia di Belle Arti in cui verranno esposte le opere delle studentesse e degli studenti della scuola di pittura che hanno interpretato il tema del festival. La mostra sarà visitabile fino al 4 maggio con orario 16 – 19. Info e programma completo su www.macerataracconta.it .

Nessun Commento

Sia i commenti che i trackback sono disabilitati.


Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..

Spiacente, i commenti sono chiusi.