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Allergene non dichiarato, richiamati biscotti del Bangladesh

Lo ha comunicato il ministero della Salute attraverso il proprio sito internet

La tutela del consumatore e la sua salute, prima di tutto. Cresce l’attenzione per la sicurezza alimentare ancora di più se ha a che fare con le allergie. Per questo il ministero della Salute, ai fini della tutela del consumatore, attraverso il suo portale dedicato agli “Avvisi di sicurezza e ai Richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori”, ha emanato un richiamo, per rischio presenza di allergeni di alcuni lotti di biscotti ‘Rusky Dry Cake’ a marchio Kishwan, a causa di un’etichettatura incompleta degli allergeni. Nel dettaglio la ragione indicata nell’avviso di richiamo è la presenza di uova non dichiarate in etichetta. Il prodotto incriminato è venduto in confezioni da 300 grammi, con i numeri di lotto 02/24, 03/24 e 04/24 e i termini minimi di conservazione del 02/01/2026, 24/01/2026 e 04/02/2026. Il prodotto quindi potenzialmente contiene allergeni non dichiarati sulla confezione, ovvero proteine delle uova. Il prodotto è stato confezionato nello stabilimento dell’azienda Kishwan Snacks Limited (marchio di identificazione RA-260315210028719) attiva nell’area industriale di Nasirabad, Chittagong, in Bangladesh. Per  precauzione, Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello dei Diritti raccomanda alle persone, in particolare quelli allergici alle uova, che avessero acquistato il prodotto a non consumarlo e a riportarlo al punto vendita per il rimborso, anche senza presentazione dello scontrino. L’allergia alimentare è una reazione del sistema immunitario nei confronti di un alimento o di un suo componente. I soggetti che soffrono di tali allergie sono obbligati ad eliminare sistematicamente l’allergene coinvolto dalla loro dieta. Come spiega il sito del Ministero della Salute, per supportare i cittadini nel fare scelte di acquisto informate e sicure, “il Regolamento (UE) 1169/2011 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 ottobre 2011, relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori, impone l’obbligo, negli alimenti pre-imballati e non, di segnalare la presenza dei 14 allergeni riportati in etichetta. Si tratta di cereali contenenti glutine (grano, orzo, segale, avena, farro, kamut o i loro ceppi ibridati), crostacei e derivati, uova e derivati, pesce e derivati, arachidi e derivati, soia e derivati, latte e derivati, frutta con guscio (mandorle, nocciole, noci, anacardi, pistacchi), sedano e derivati. E poi, ancora, senape e derivati, sesamo e derivati, anidride solforosa e solfiti in concentrazione superiore a 10 mg/kg o mg/l, lupini e derivati ed infine molluschi e derivati.

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