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Autovelox, omologazione mancante e minestra riscaldata. Sono sempre possibili i ricorsi

Tutti gli autovelox sono illegali, mancando l’omologazione (1), La legge lo prevede, ma il ministero dei Trasporti non provvede a fare i decreti attuativi. Il ministero a suo tempo aveva emanato una nota che equipara omologazione ad autorizzazione… ma una nota non è una legge. Di conseguenza tutti i ricorsi presentati al giudice di pace sono stati generalmente accettati. Col tempo l’accettazione dei ricorsi è avvenuta in parte anche dai Prefetti.

E’ di questi giorni una nuova nota del ministero dell’Interno (2) che riporta l’opinione dell’avvocatura di Stato: ai prefetti chiede di dare torto a chi ricorre, e ai Comuni di impugnare in appello le sentenze dei giudici che danno loro torto… in questo modo si avrà maggiore orientamento della giurisprudenza che dovrebbe invogliare i multati a non far ricorso e giudici/prefetti a dare torto ai ricorrenti.

Nel contempo – come scrive il ministero dell’Interno nella sua nota “al fine di garantire l’uniformità ermeneutica sull’argomento” – è stato istituito un tavolo tecnico presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con i rappresentanti del Ministero dell’Interno, dell’ANCI e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, al fine di definire le procedure per l’omologazione del prototipo, la taratura e le verifiche di funzionalità dei dispositivi.

La nota è una minestra riscaldata, confermata dal fatto che si istituisce un tavolo per procedere all’omologazione oggi mancante.
Prima c’era un nota a fronte della legge, oggi ci sono due note sempre a fronte della legge e di sentenze di Cassazione che dicono che il ministero ha torto.

Come sempre non è il ministero o il governo che decidono cosa dice la legge. Sono passati diversi anni dalle prime sentenze di Cassazione che danno torto al ministero (le prime quando l’attuale ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, era ministro dell’Interno… i casi della vita….), cosa aspettano a prenderne atto e provvedere alla bisogna?

Intanto, oltre ad invitare gli automobilisti a rispettare i limiti di velocità per quanto assurdi talvolta possono sembrare, non possiamo esimerci, quando infrangono il codice, da consigliare di fare ricorso.
Occhio, la giustizia non è una macchina automatica in cui si inserisce il ricorso e viene sputata la sentenza di accoglimento, ma è una macchina fatta di esseri umani che valutano e soppesano. Per questo consigliamo, se possibile (entro 30 gg dalla notifica della violazione) di fare ricorso al giudice di pace che, per l’appunto è un giudice e non un funzionario amministrativo come il prefetto. Solo se i 30 gg sono già trascorsi, ed entro 60 gg, ci si potrà rivolgere al prefetto per, nel caso di diniego, impugnare la delibera davanti al giudice.

PS
Aduc è per la legalità. E vorremmo che fosse rispettata anche da legislatori e tutori dell’ordine pubblico. Per cui se l’omologazione fosse possibile, è ovvio che la sua mancanza non la indicheremmo come motivo di ricorso. Ma fintanto che così non è, anche come atto di stimolo civico, non possiamo esimerci da questi consigli.

1 – https://www.aduc.it/articolo/autovelox+tutti+illegali+perche+non+regolarizzare_38488.php
2 – https://www.aduc.it/generale/files/file/newsletter/2025/gennaio/omologazione.pdf

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