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DICHIARAZIONE DEL RETTORE FABIO POLLICE PER LA SCOMPARSA DI GIACINTO URSO

L’Università del Salento esprime il suo profondo cordoglio per la scomparsa di Giacinto Urso, figura di riferimento per il nostro territorio. Uomo di grande impegno civile e politico, un faro per intere generazioni, Giacinto Urso ha dedicato la sua vita al servizio delle persone, alla crescita e al benessere della terra salentina.

In questa triste occasione, il Rettore dell’Università del Salento, Fabio Pollice, ha dichiarato:

«Ho appreso con grande tristezza e con grande rammarico della scomparsa dell’on. Giacinto Urso, avvenuta quest’oggi nella sua Nociglia. L’on. Urso era legato da un rapporto fortissimo con l’Università del Salento, di cui – all’epoca giovane esponente politico di questo territorio – era stato uno dei maggiori e più convinti fautori. Pochi anni fa gli era stato chiesto di ricordare i momenti salienti di quella fase storica davanti all’intera comunità accademica, al centro congressi di Ecotekne, e lui non si era tirato indietro. Ricordò a tutti la bellissima vicenda di un ateneo creato sulla base di una contribuzione straordinaria che venne da ogni famiglia salentina, e che consentì alle istituzioni di promuovere un nuovo livello di formazione per le giovani generazioni del territorio. Urso faceva parte di una classe dirigente che ebbe l’enorme coraggio, in un periodo storico in cui gli insediamenti industriali sembravano l’unica forma di investimento possibile, di scommettere sul valore della cultura e dell’alta formazione per consentire al Salento un innalzamento sociale. 

Quella scelta si rivelò giusta, e il nostro imminente settantesimo anniversario lo sta a testimoniare. Nel giugno scorso, in occasione del novantanovesimo compleanno di Giacinto Urso, sono andato a trovarlo nella sua Nociglia con il delegato alla comunicazione, Stefano Cristante, a nome di tutto l’ateneo. Gli abbiamo consegnato il sigillo della nostra Università, per testimoniare il nostro legame di riconoscenza nei suoi confronti. Anche in quell’occasione parlare con lui fu piacevole ed istruttivo: rivendicava con mite determinazione la sua appartenenza a un modo di fare politica che sentiva vicino alle persone e ai loro problemi. Guardava con preoccupazione al distacco tra cittadini e politica, ma non aveva paura del futuro. 

Sarebbe stato bello averlo con noi anche alle celebrazioni del nostro settantesimo anniversario, e presentargli di nuovo la nostra comunità, nel frattempo cresciuta nei numeri e nelle capacità progettuali. 

In questo momento di dolore il nostro ateneo abbraccia i suoi familiari e ringrazia ancora una volta Giacinto Urso per tutto ciò che è riuscito a dare alle istituzioni e alla cultura di questo territorio, e a noi per primi».

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