11 Nov 2023
Il bambino finisce in ospedale dopo aver ingerito l’integratore Alka Water ad alto contenuto di idrossido di potassio
Lo “Sportello dei Diritti”, per prima in Italia ne aveva segnalato il richiamo sul portale del Ministero della Salute, lo scorso 4 novembre. La conferma del provvedimento del ricovero del bimbo da parte dell’ASL di Brindisi dove ha sede l’azienda produttrice Vivere Alcalino
Dopo il comunicato dello “Sportello dei Diritti” dello scorso 4 novembre che aveva segnalato per prima in Italia il richiamo dal commercio apparso sul portale del Ministero della Salute dedicato agli Avvisi di sicurezza e ai richiami di prodotti alimentari, di alcuni integratori alimentari, arrivano le ragioni del provvedimento. Il motivo sarebbe dovuto all’alto contenuto di idrossido di potassio che avrebbe comportato il ricovero in ospedale di un bambino di sei anni di Napoli che avrebbe ingerito l’integratore Alka Water, oggetto del richiamo dell’azienda pugliese Vivere Alcalino che ha sede legale nel brindisino ed, in particolare, a San Michele Salentino e stabilimento di produzione a Canosa di Puglia, nella provincia di Barletta – Andria Trani. Per quanto è dato sapere il piccolo avrebbe ingerito il prodotto non diluito contrariamente alle istruzioni riportate nelle modalità d’uso. E così l’Asl di Brindisi ha avviato accertamenti su altri prodotti commercializzati con il marchio dell’azienda brindisina. Il provvedimento per il richiamo dagli scaffali è stato avviato dopo la segnalazione giunta il 26 ottobre dal centro Antiveleni di Pavia che ha informato il ministero della Salute e poi Regione Puglia e Asl Brindisi in seguito all’intossicazione del bambino. Ovviamente, alla luce di quanto accaduto e alla notizia apparsa sui media, Giovanni D’Agata, presidente dello“ Lo Sportello dei Diritti, reitera la raccomandazione a non consumare gli integratori oggetto dell’allerta e di riportarli al rivenditore o al Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della ASL locale.