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Il Museo di Biologia Marina dell’Università del Salento riapre al pubblico dopo 10 mesi di restauro

Dopo dieci mesi di chiusura per importanti lavori di restauro e modernizzazione, il Museo di Biologia Marina Pietro Parenzan dell’Università del Salento, situato a Porto Cesareo, è pronto a riaprire le sue porte ai visitatori. La cerimonia di inaugurazione si terrà il 19 dicembre 2024 alle ore 16:30 e sarà aperta al pubblico. L’evento vedrà la partecipazione del professor Stefano Piraino, direttore del museo, e di autorità locali, esperti di biologia marina e rappresentanti delle istituzioni scientifiche che collaborano con il museo. Durante l’inaugurazione saranno organizzate visite guidate gratuite e presentazioni dedicate alla biodiversità marina locale.

Un museo rinnovato e inclusivo

Grazie ai lavori di rinnovamento, il museo si presenta oggi con un allestimento moderno e interattivo, progettato per offrire un’esperienza immersiva e accessibile a tutti, grandi e piccoli. L’obiettivo principale dei lavori è stato quello di eliminare le barriere fisiche e cognitive per migliorare la fruizione delle collezioni e sensibilizzare il pubblico sull’importanza della biodiversità marina mediterranea.

Le principali novità

·         Allestimento esterno: L’edificio, una volta anonimo, è stato trasformato in un colorato punto di riferimento, con murales raffiguranti delfini, tartarughe, pesci luna e squali che nuotano in un mare azzurro.

·         Esposizioni interattive: Attraverso la realtà aumentata, i visitatori possono esplorare i fondali dell’Area Marina Protetta. Sono inoltre disponibili esperienze tattili per conoscere le specie marine e sensazioni olfattive e sonore che richiamano l’atmosfera marina.

·         Percorsi didattici: Nuovi diorami illustrano i fondali a coralligeno e a Posidonia oceanica, arricchiti da poster animati, testi in Braille e organismi tridimensionali. La sala educativa è dotata di monitor per video in LIS, scanner e stampanti 3D per la creazione di modelli.

·         Collezioni storiche valorizzate: I campioni unici e le specie rare provenienti dal Mar Ionio sono ora esposti con una nuova illuminazione a risparmio energetico, che ne esalta i dettagli.

·         Focus sull’accessibilità: I percorsi esterni e interni includono guide tattilo-plantari (LVE), sistemi TAGRFID a 134,2 kHz e mappe in Braille, per garantire un’esperienza accessibile a tutti.

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