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Inclusione scolastica, fragilità ed emergenza educativa: al via il progetto Cresco Lab 2.0

Rimozione delle cause di emarginazione con particolare attenzione ai minori con disabilità. È l’obiettivo del progetto “Cresco Lab 2.0” promosso dal Comune di Macerata – Assessorato alle Politiche Sociali e Pari Opportunità – e dal Garante regionale dei diritti alla persona, con la collaborazione di Anffas Macerata.

Il progetto, che ha preso il via a settembre e terminerà a dicembre 2025, è rivolto ai minori di età compresa tra i 6 e i 14 anni con disabilità o ai quali è stato diagnosticato un disturbo specifico dell’apprendimento (DSA) o che presentano bisogno educativi speciali (BES) che frequentano dalla classe prima della scuola primaria alla terza della scuola secondaria di primo grado.

Agevolare i processi di apprendimento, migliorare le relazioni interpersonali anche per aumentare l’integrazione nel corso scolastico dell’obbligo, fornire un supporto multidisciplinare prevalentemente psicologico e pedagogico attraverso l’utilizzo di metodologie volte a superare le situazioni di svantaggio, intervenire in aree deficitarie nella performance scolastica e migliorare la capacità relazionale anche grazie alla cooperative learning. Sono questi gli obiettivi di “Cresco Lab 2.0”. Nello specifico, il progetto prevede di assicurare a trenta minori un numero di tre ore settimanali ognuno di assistenza individuale o in piccolo gruppo (3-4) da parte di uno psicologo e/o di un pedagogista nonché un lavoro di cooperazione tra loro con la finalità di incrementare l’aspetto inclusivo, di apprendimento e di collaborazione tra i minori secondo la cooperative learning.

“L’Amministrazione comunale sposa ed è partner di progettazioni articolate che vedono una totale sinergia tra istituzioni nell’ottica del raggiungimento di un obiettivo comune che è quello dell’inclusione; un tema sul quale, come dimostrato anche dalle risorse messe a disposizione dal Garante, c’è una grande sensibilità da parte della Giunta regionale – ha commentato l’assessore alle Politiche Sociali e Pari Opportunità Francesca D’Alessandro -. Oggi dobbiamo affrontare il problema dell’emergenza educativa perché davanti alla complessità della società, la famiglia non basta. A ciò si aggiungono, poi, le fragilità portate dalla disabilità che allargano le maglie. È un dovere delle istituzioni, quindi, fare prevenzione e investire all’inizio del percorso riabilitativo garantendo il diritto inalienabile a un futuro sereno. L’augurio è che anche la città di Macerata si apra a una vera e propria inclusione, creando una perfetta osmosi con tutte quelle realtà che se ne occupano ogni giorno come l’Anffas”.

“C’è un grande impegno da parte della Regione Marche sul tema e il fatto che negli anni il budget destinato all’inclusione sia aumentato dimostra che le progettualità sono concrete e che, insieme, possiamo raggiungere risultati significativi – ha aggiunto il Garante regionale dei diritti della persona Giancarlo Giulianelli -. Cercheremo di allargare ancora di più le progettualità anche per il 2025 con l’obiettivo comune di contrastare il disagio giovanile e affrontare a 360 gradi il tema della disabilità”.

“Da tempo vogliamo far sì che la mission dell’Anffas contamini la città per poter avere un supporto ulteriore nell’affrontare tutte quelle fragilità presenti sul territorio – ha continuato Marco Scarponi, presidente Anffas Macerata -. Per fare questo abbiamo bisogno di creare una cultura dell’inclusione con l’ambizione di rappresentare un vero sostegno grazie anche al lavoro di figure professionali dedicate”.

A entrare nel dettaglio del progetto è stata Arianna Santoro, responsabile di Cresco Lab 2.0 per Anffas. “Agevolare i processi di inclusione scolastica e rispondere ai bisogni educativi speciali in modo professionale; in questo modo possiamo intercettare la moltitudine di fragilità presenti sul territorio – ha detto -. All’interno del percorso riabilitativo è, poi, necessario che l’intervento venga calato su una realtà quotidiana per garantire competenze sociali e autonomia con l’obiettivo di proporre dei percorsi funzionali per i ragazzi. A ciò si aggiunge la cooperative learning, una strategia di apprendimento che mira a valorizzare il lavoro nei gruppi con la duplice finalità di migliorare le relazioni e quindi l’aspetto sociale del minore in svantaggio. Un metodo di insegnamento in cui la variabile significativa è la cooperazione tra gli studenti attraverso un processo che vede coinvolto il gruppo visto come risorsa e stimolo per ciascun partecipante”.

Nelle attività progettuali di Cresco Lab 2.0 restano fondamentali il supporto dell’equipe multidisciplinare Anffas (neuropsichiatra, psicologo, terapista della neuropsicomotricità, logopedista e assistente sociale) che segue il bambino da un punto di vista riabilitativo e il confronto periodico con la scuola per allineare obiettivi e interventi di lavoro. Tra i risultati attesi ci sono il miglioramento delle performance scolastiche e la diminuzione degli episodi di agitazione e ansia di fronte a nuovi contesti e nuove circostanze; l’accrescimento dell’atteggiamento di sicurezza dei minori e l’aumento di condotte adeguate alle circostanze; l’aumento dell’attenzione e dell’interesse per le tematiche trattate e l’aumento di episodi di interazione spontanea con gli altri.

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