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Macerata: tre opere dei Musei civici in prestito a due mostre allestite nella capitale

La Vergine dell’aria di Mario Monachesi (detto Chesimò) e La Madonna dell’Ala di Bruno Tano dai
Musei civici di Palazzo Buonaccorsi alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di
Roma fino al 28 febbraio 2025. Le due opere sono andate ad arricchire la mostra “Il Tempo del
Futurismo. 1909-2024” promossa e sostenuta dal Ministero della Cultura e curata da Gabriele
Simongini, per celebrare l’ottantesimo anniversario dalla scomparsa di Filippo Tommaso Marinetti,
avvenuta il 2 dicembre 1944.
“Siamo orgogliosi di prendere parte con le nostre opere ai progetti di valorizzazione del grande capitale
artistico – afferma l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta -. Viene riconosciuto il grande lavoro di
relazioni che i musei stanno facendo il quale a sua volta conferma il valore delle collezioni che animano
i Music civici di Palazzo Buonaccorsi”.
“La vergine dell’aria”, olio su compensato, è stata esposta per la prima volta nel 1939 in occasione della
Mostra Nazionale Viaggiante Futurista. Il tema sacro, presente sin dal titolo “La Vergine nell’aria”, è
interpretato in chiave aerofuturista. Sul fondo di una grande sfera e di due aerei in volo, la Vergine,
restituita in modo schematico, si staglia nel centro della composizione, circondata dagli elementi tipici
della pittura aerofuturista: gli aeroplani in volo, la nuvola forata, le forme sferiche, uniti ad una scelta
cromatica selezionata che vede la prevalenza dei colori azzurro e arancione.
Mario Monachesi, musicista e pittore aerofuturista, nel 1938 fu soprannominato Chesimò da Filippo
Tommaso Marinetti per distinguerlo da Sante Monachesi, pittore e scultore maceratese, tra i fondatori
nel 1932 a Macerata del “Gruppo Futurista Boccioni”.
Il dipinto “La Madonna dell’Ala” di Bruno Tano invece è stato esposto il 3 dicembre 1931 nella sede
dell’Associazione ‘Ferruccio Barletta’ a Roma e ancora nel 1939 alla Mostra Nazionale Viaggiante di
Aeropittura Futurista insieme a “Evoluzione sui grattacieli”, “Respirare il mare volando” e a
“Aeropittura”. L’artista realizzerà una replica e l’opera mostra l’intento di aggiornare l’iconografia sacra
secondo i dettami della poetica futurista.
Ma anche un’altra opera dei Musei civici di Macerata da oggi, mercoledì 11 dicembre, farà bella
mostra di sé all’esposizione “Titina Maselli” allestita a Villa Torlonia & Museo Laboratorio Arte
Contemporanea di Roma fino al 21 aprile 2025, allestita in occasione del centenario dalla nascita
dell’artista (1924-2024) per valorizzare l’opera di Titina Maselli, una delle figure artistiche più
importanti e influenti nell’ambito della grande arte internazionale del Novecento.
L’opera è New York, un dipinto rappresenta una veduta con grattacieli di una metropoli, identificata dal
titolo in New York. La prospettiva e l’utilizzo dei colori giallo e viola tendenti al fosforescente, sfaldano
il concetto classico di veduta e l’immagine rimanda alla proiezione di una realtà virtuale.
L’opera è stata esposta nella mostra ‘Titina Maselli metropoli, l’immagine ostruente’ tenuta a Macerata
nel 1985 e in quell’occasione è stata donata dall’artista alla Pinacoteca.

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