14 Gen 2025
Uomo Calamita: lo spettacolo circense della compagnia Circo El Grito apre la stagione di prosa del Nuovo Teatro Comunale di Ruvo di Puglia – Domenica 19 gennaio
Per la prima volta insieme, in uno spettacolo di circo contemporaneo, illusionismo, musica e letteratura. Unica data pugliese
Domenica 19 gennaio 2025, ore 19 – Nuovo Teatro Comunale di Ruvo di Puglia (via S. Pertini)
TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=Opob1NSe6Do
Un supereroe assurdo che combatte l’assurdità̀ della guerra, tra funambolismi del corpo e della lingua, in uno spettacolo che fonde i gesti di un circense con le frasi di un racconto e le note di uno spartito. Tutto questo è l’Uomo Calamita, lo spettacolo ideato da Giacomo Costantini e da Wu Ming 2 che domenica 19 gennaio alle ore 19 darà avvio alla stagione di prosa del Nuovo Teatro Comunale di Ruvo di Puglia, realizzata in collaborazione e con il sostegno del Comune di Ruvo di Puglia.
Un esperimento tra circo, letteratura, illusionismo e musica che si presenta come un dialogo tra la costruzione del soggetto narrativo di un romanzo e la stesura drammaturgica di un’opera circense: in scena l’Uomo Calamita, un supereroe con poteri magnetici ed equilibrismi mozzafiato con cui reagisce all’insensatezza della guerra e Cirro, che sulla batteria sfoga la sua rabbia da quando i nazisti hanno ucciso suo fratello. Tra spericolate acrobazie e magie surreali, la voce dal vivo di Wu Ming 2 guida lo spettatore in una vicenda tra storia e fantasia, quella di un circo clandestino durante la seconda guerra mondiale; uno show in cui la voce narrante si fa essa stessa protagonista, cimentandosi in un esercizio dalla cui riuscita dipende la vita stessa dell’Uomo Calamita che, in uno dei suoi numeri, è incatenato, appeso per i piedi, immerso dentro una vasca d’acqua.
Sinossi
L’11settembre 1940 con una circolare telegrafica, il capo della polizia ordina che vengano controllati tutti i carrozzoni, i circhi e le carovane, affinché “vengano rastrellati e concentrati sotto rigorosa vigilanza”. L’Uomo Calamita e altri fenomeni da baraccone si ritrovano così senza tendone, senza lavoro e ricercati dalla polizia. Lena – una bimba di otto anni – si ritrova invece senza il suo supereroe preferito e senza lo spettacolo che attendeva dall’anno prima. Per sfuggire alla persecuzione, i circensi sono costretti a darsi alla macchia ma, con l’aiuto di Lena, useranno i propri poteri, l’astuzia e il magnetismo per combattere il nazi-fascismo.
Lo spettacolo, a metà strada tra dramma circense e romanzo storico, vede rinnovarsi la collaborazione tra Giacomo Costantini e da Wu Ming 2. I due autori si sono confrontati in un fecondo scambio durato due anni: se Costantini ha potuto appoggiarsi sugli approfondimenti storici e narrativi del libro in costruzione, Wu Ming 2 man mano che avanzava con la scrittura ha visto concretizzarsi in gesto circense l’universo che stava scrivendo. Prima che venisse conclusa la scrittura scenica dello spettacolo è stato coinvolto il compositore e batterista Fabrizio Baioni “Cirro”: ne “L’Uomo Calamita” la musica è interamente eseguita dal vivo e, al pari del circo e della letteratura, è stata parte integrante del percorso di creazione dello spettacolo.
Curiosità
La storia dell’Uomo Calamita è stata ispirata da quei sinti e rom che presero parte ad azioni di diverse brigate partigiane, ne costituirono almeno una e caddero in eccidi e rappresaglie. Nel mantovano si formò il battaglione “I Leoni di Breda Solini” formato unicamente da sinti italiani, fuggiti dal campo di concentramento di Prignano sul Secchia (MO), dove erano stati rinchiusi nel settembre 1940. Di giorno svolgevano spettacoli, la notte compievano azioni di sabotaggio contro i nazifascisti.
Giacomo Costantini ha scoperto i propri poteri magnetici durante un tour in est Europa nel 2003. Lui non interpreta l’uomo calamita, lo è davvero: il metallo si attacca al suo corpo.
Circo El Grito nasce a Bruxelles nel 2007 dall’incontro tra l’acrobata aerea uruguaiana Fabiana Ruiz Diaz e l’artista multidisciplinare italiano Giacomo Costantini. Considerati dalla stampa tra i pionieri del circo contemporaneo in Italia, la compagnia presenta spettacoli che si muovono al confine fra circo, danza, musica, teatro e letteratura. Dalla Biennale Internazionale del Circo di Bruxelles all’Auditorium Parco della Musica di Roma, El Grito ha diffuso i propri spettacoli in tutta Europa declinando il circo contemporaneo nei suoi tre luoghi simbolo: la strada, il teatro, lo chapiteau.
Giacomo Costantini: insieme a Fabiana Ruiz è considerato dalla stampa uno dei pionieri del circo contemporaneo in Italia. È un circense che sul finire degli anni ’90 inizia una ricerca sulla sintesi tra diversi ambiti artistici che lo porterà a occuparsi di drammaturgia circense contemporanea e quindi a firmare diverse regie di circo e di opera lirica. Filosofo appassionato di fisica teorica, ha studiato e applicato al circo la Teoria dei Sistemi Complessi Articolari Chiusi del Prof. Brunelli.
Wu Ming 2: Docente di “Teorie pratica della narrazione” presso l’Università di Urbino e l’Università di Bologna, ha scritto insieme al collettivo Wu Ming: Q, Altai, L’Armata dei Sonnambuli, Proletkult e svariati altri romanzi editi da Einaudi e tradotti in oltre 10 lingue. Collabora con Circo El Grito dal 2015 allo studio del rapporto tra circo e letteratura.
Cirro: è il progetto musicale solista ideato da Fabrizio Baioni che, per l’occasione, ha riarrangiato i pezzi dell’album “Sequoya Teeth”. Baioni è batterista e autore dei Drunken Butterfly, Leda, Bushi, Spirale, Bruxa. Ha suonato per Il Teatro degli Orrori, Marina Rei, Serena Abrami.